Fabrizia Parisi. Cooltour

Fabrizia (Palermo, 1985) is a designer and freelance photographer. After the degree in Industrial Design in Palermo, she specialized in arts and design at the University IUAV of Venice, with a thesis on services design. His work ranges from design, illustration and photography.
In 2011, participates in the architecture Biennale in Venice with a project in collaboration with Fondazione Claudio Buziol and Kist-scious and Kigali Institute of Technology in Hall Rwanda. Also in 2011, exposes some of her personal shots at the space A + A Public Center for Contemporary Art in Venice. Now works at La Claque, a collective founded in 2012 that work about communication, design and lifestyle. At the same time she is working on a photographic project about some institutions volunteer for children of Palermo.
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Cooltour
Cooltour is a project of hospitality widespread in the territory, that upgrading three rural villages abandoned in the province of Messina. The project will protect the historic heritage lower, keeping the memory alive, and urging the historical and cultural recovery of these picturesque places, renewing the economy of the inland areas, bringing new tourists who travel to Sicily most degraded through responsible tourism and non-seasonal.
The project configures the experience, through a new kind of tourist accommodations, closer to the products, culture and the environment, the project generates a place in complete harmony and balance with nature. The project offers a way of life and the quality of the rural villages, places to live by reversing the hospitality vertical, the hotel facilities, to horizontal.
The idea is to make the hospitality of a widespread pattern of tourism development compatible and able to exploit the resources of the territory, with particular attention to the promotion of the products and culture, stimulating initiatives and involving local producers generating networks and supply chains between the small farmers, land owners and guests of the service.
fabriziaparisi.com/IllustrationFabrizia Parisi, (Palermo, 1985) è una designer e fotografa freelance. Dopo il conseguimento della laurea triennale in Disegno Industriale a Palermo, si è specializzata in design e arti presso l’università IUAV di Venezia, con una tesi di design dei servizi. La sua attività spazia dalla progettazione, all’illustrazione e alla fotografia, campo in cui focalizza la sua attenzione degli ultimi lavori. Nel 2011, partecipa alla biennale di architettura di Venezia con un progetto in collaborazione con la Fondazione Claudio Buziol e del Kist-Kigali institute of Sciente and Technology, presso il padiglione Rwanda. Sempre nel 2011 espone alcuni suoi scatti personali presso lo spazio A+A, Centro Pubblico per l’Arte Contemporanea di Venezia. Attualmente porta avanti il progetto la claque, collettivo fondato nel 2012 che si occupa di design comunicazione e lifestyle. Parallelamente si occupa della realizzazione di un reportage fotografico su alcuni istituti di volontariato per l’infanzia della realtà palermitana.
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Cooltour
Cooltour è un progetto di ospitalità diffusa nel territorio, che consiste nella riqualifica di tre borghi rurali abbandonati della provincia di Messina. Il progetto mette in moto dei meccanismi virtuosi di tutela del patrimonio storico minore, mantenendo viva la memoria, e sollecitando la coscienza collettiva in un recupero storico e culturale di questi luoghi suggestivi e variegati, rinnovando l’economia delle aree interne orientando nuovi flussi turistici verso la Sicilia più degradata, attraverso un turismo consapevole e non stagionale. Ad essere configurata sarà l’esperienza, attraverso un nuovo tipo di ospitalità turistica, più attenta ai prodotti e alle qualità culturali e ambientali del territorio, generando un posto che sia in completa armonia ed equilibrio con la natura circostante. Il progetto offre uno stile di vita e le qualità dei borghi rurali, non camere d’albergo in senso stretto, ma luoghi da vivere sia pure come residenti temporanei, ribaltando il tipo di ospitalità da verticale, delle strutture alberghiere, a orizzontale.
L’idea è di rendere l’ospitalità diffusa un modello di sviluppo turistico compatibile e in grado di valorizzare le risorse del territorio, con una particolare attenzione alla promozione dei prodotti e della cultura, stimolando iniziative e coinvolgendo i produttori locali, considerati come componente chiave del progetto, generando reti e filiere tra i piccoli produttori locali, i proprietari dei terreni e gli ospiti del servizio.
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