Earthquake proof table

[catlist name=start-up-design numberposts=-1]
Owner: Ido Bruno, professore di industrial design; Arthur Brutter, industrial designer.
Brand/start up name: Earthquake Proof Table
Product: We sell the rights to produce and market our tables both in Israel and in the world.
Type of organization: It’s a mixed structure, between a start-up and a development and marketing platform for a dissertation project for the industry.
When and how did the project originate?  Everything started at Bezalel Academy with a dissertation project by Arthur Brutter tutored by Professor Ido Bruno. After that, Ido and Arthur became partners in this project carried out in collaboration with Bezalel Laboratories L.t.d. The last has the right to sell the project in respect of the designer’s royalties.
How much did you invest to start the company? At the beginning the investment was quite low, 1.000,00/2.000,00 euros. But afterwards we needed thousands of euros for the patent.
Who invested the money? The Israeli producer and retailer (http://www.admeraz.co.il) invested thousands of euros to obtain an engineering assessment.
How far have you gone with the project? We are now at an advanced phase of negotiation with investors and distributors from all over the world.
When did you understand that the project had overcome the ideational phase and had become a product? At the end of the studies we had a contact with an Israeli producer who wanted to distribute our product in Israel, so we started adjusting the table to mass production.
Has there been a moment when you wanted to give up?  Actually our project proved already functional and able to save some lives since the beginning. What we found out later, was that it is not so important how good your idea is, because marketing is very difficult anyway. In our opinion the table must be sold to schools around the world, which means to state institutions, such as the Ministry of Education, etc. But we found out that a lot of these institutions often have to deal with obstacles and reasons that are against common sense. These situations have caused a lot of disappointment and moments of crisis, which however are part of any long development process (2 years for us). The important thing is to be able to see the light at the end of the tunnel.
What is your advice for young design entrepreneurs? The main thing, in my opinion, is to get experience. I suggest that every young designer should do the ‘acid test’ in the entrepreneurship: take a small idea and try to promote it professionally. Nowadays there are a lot of platforms for project development and funding collection, one of those will definitely help you to get some experience in every aspect linked to the entrepreneurship.

http://www.youtube.com/watch?v=P_69hXZzZtQ[catlist name=start-up-design numberposts=-1]

Nome titolare: Ido Bruno, professore di industrial design; Arthur Brutter, industrial designer.

Nome brand/start up: Earthquake Proof Table

Cosa produce: Vendiamo il diritto di produrre e commercializzare i tavoli in Israele e nel mondo

Tipo di organizzazione: Una struttura mista tra la start-up e una piattaforma di sviluppo e commercializzazione di un progetto di tesi per l’industria.

Quando e come è stato avviata l’impresa? Tutto è partito da un progetto di tesi alla Bezalel Academy di Arthur Brutter guidata dal professor Ido Bruno. Dopo la consegna della tesi Ido e Arthur sono diventati dei soci di questo progetto in collaborazione con la Bezalel Laboratories L.t.d. Quest’ultima ha il diritto di vendere il progetto rispettando le royalties (diritti d’autore) dei designer.

Che investimento è servito per avviare l’impresa? Nella fase di realizzazione studentesca l’investimento era modesto, di 1.000/2.000 Euro. Dopo sono servite alcune decine di migliaia di euro per il brevetto. Il produttore e rivenditore israeliano (http://www.admeraz.co.il) ha investito alcune migliaia di euro in test per ottenere una valutazione ingegneristica.

A che punto si trova il progetto? Oltre l’acquirente della licenza, siamo in fase avanzata di trattative con investitori e distributori nel mondo.

Quando hai sentito che il progetto aveva superato la fase dell’idea per divenire un prodotto? Alla fine degli studi abbiamo avuto un contato con un produttore israeliano che voleva distribuire il prodotto in Israele così abbiamo iniziato un processo di adattamento del tavolo per la produzione di massa.

C’è stato un momento in cui volevi lasciare tutto? In realtà il nostro progetto già nelle sue prime fasi si dimostrava funzionale e in grado di salvare vite. Quello che abbiamo scoperto dopo è che non importa quanto sia buona l’idea che hai sottomano, commercializzarla è molto difficile. Secondo noi il tavolo deve essere venduto per le scuole nel mondo, vuol dire a istituzioni pubbliche, Ministero della Pubblica Istruzione ecc. Quello che abbiamo scoperto in seguito è che molte di queste istituzioni hanno spesso impedimenti, e motivazioni che non sempre sono in linea con il buon senso.

Queste situazioni sono state causa di non poche delusioni e momenti di crisi. Che fanno parte di ogni processo di sviluppo lungo (nel nostro caso due anni). È importante saper vedere la luce alla fine del tunnel.

Cosa consigli ai giovani imprenditori nel settore del design? La cosa più importante, a mio parere, è fare esperienza. Consiglio ad ogni giovane imprenditore di design di fare la prova del fuoco nel mondo dell’imprenditoria, prendere una piccola idea e provare a promuoverla in modo serio. Oggi esistono tantissime piattaforme di sviluppo dell’imprenditoria e raccolta fondi, una di queste sicuramente aiuterà ad accumulare esperienza in tutti gli aspetti legati all’impresa.


Lascia un commento